Logicamente per un patito del
Lato "B" come me,
la posizione che mi fa impazzire è
"LA PECORINA"
A tal proposito ho trovato anche
una poesia a tema:
Silenzio di Agramante
Nel chiarore del mattino,
Mio divino,
Mi accarezzi e mi titilli;
Tu in silenzio, tutto preso,
Tutto teso,
Io tra i gemiti e gli strilli.
Poi la lingua sul grilletto,
Nel soffietto
Un ditino scivoloso
Che risale nel condotto,
Stretto un botto,
D'esplorare amante ansioso.
Io riversa e rilasciata,
Come fata,
Per la lingua e per quel dito,
Stringo fervida il lenzuolo,
E il piolo
Sempre più è possente e ardito.
Poi sconfitta, fra le sete,
Dolce rete,
Tremo e vengo tra i singhiozzi;
Gli occhi prima assai splendenti,
Ora spenti,
Sono neri più dei pozzi.
Quasi morta nel languore,
Dell'amore,
Mi ricarico le pile;
Perché devo assecondare
L'alto mare
Della tua voglia virile.
Sculettando vado al cesso,
Sciacquo il sesso,
Metto unguenti profumati
Sulla fica e sul forello
Del budello
Per offrirli preparati.
Poi mi arrampico sul letto
Nell'assetto
Prosternato a pecorina;
Tu col cazzo inamidato,
Ben oliato,
Scegli il culo o la vagina.
Se lo tronchi nel sedere,
Per piacere,
Fa che sia rigido e duro;
Che non entra quel biscotto,
Se barzotto,
Nel condotto umido e oscuro.
Se lo infili nella fregna,
Ben più degna,
Meglio se rigido e grosso,
Che se piccolo e sottile
Nel cortile
Sciacquerà come in un fosso.
Mio divino,
Mi accarezzi e mi titilli;
Tu in silenzio, tutto preso,
Tutto teso,
Io tra i gemiti e gli strilli.
Poi la lingua sul grilletto,
Nel soffietto
Un ditino scivoloso
Che risale nel condotto,
Stretto un botto,
D'esplorare amante ansioso.
Io riversa e rilasciata,
Come fata,
Per la lingua e per quel dito,
Stringo fervida il lenzuolo,
E il piolo
Sempre più è possente e ardito.
Poi sconfitta, fra le sete,
Dolce rete,
Tremo e vengo tra i singhiozzi;
Gli occhi prima assai splendenti,
Ora spenti,
Sono neri più dei pozzi.
Quasi morta nel languore,
Dell'amore,
Mi ricarico le pile;
Perché devo assecondare
L'alto mare
Della tua voglia virile.
Sculettando vado al cesso,
Sciacquo il sesso,
Metto unguenti profumati
Sulla fica e sul forello
Del budello
Per offrirli preparati.
Poi mi arrampico sul letto
Nell'assetto
Prosternato a pecorina;
Tu col cazzo inamidato,
Ben oliato,
Scegli il culo o la vagina.
Se lo tronchi nel sedere,
Per piacere,
Fa che sia rigido e duro;
Che non entra quel biscotto,
Se barzotto,
Nel condotto umido e oscuro.
Se lo infili nella fregna,
Ben più degna,
Meglio se rigido e grosso,
Che se piccolo e sottile
Nel cortile
Sciacquerà come in un fosso.
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